sabato 19 maggio 2012

Volontariato: un ponte tra scuola e territorio



Si è tenuto ieri 18 Maggio 2012, presso l’aula polifunzionale del I Circolo Didattico “Nicola Parisi”, il Convegno “La Scuola tra Terzo Millennio e Terzo Settore”, organizzato dalla scuola, dall’Associazione G.A.A.S., dal Ce.Se.Vo.Ca, dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu e dalla Rivista “Educazione Democratica”, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e dell’Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Bari. Sono intervenuti per l’occasione Benvenuto Grillo, educatore della Cooperativa Scurpiddu e dell’Associazione GAAS, Maria Campanaro, membro del Consiglio Direttivo del Ce.Se.Vo.Ca., Alfonso Rago, Dirigente del Primo Circolo Didattico “N. Parisi”, Rosalbina Perricone, Presidente Provinciale dell’Unicef, Pino Tucci, Coordinatore del Dipartimento Minori del Ministero della Giustizia e  Antonio Vigilante, Docente e Direttore della Rivista di pedagogia politica “Educazione Democratica".
Maria Episcopo - Assessore alla Pubblica Istruzione
Giuseppe De Sabato - Dirigente dell'Ufficio Scolastico della Provincia di Foggia
Ad aprire il Convegno  i rappresentanti istituzionali nelle persone di Giuseppe De Sabato, Dirigente dell’ Ufficio Scolastico della Provincia di  Foggia e Maria Episcopo, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia, che hanno celebrato gli aspetti sani ed operosi della scuola, fucina di idee e progettualità, di quella scuola inclusiva che sa aprirsi al territorio, sa lasciarsi contaminare dall’esterno e portare l’informale nel formale. Perché non esiste solo la scuola del precariato, dei saccheggi e dei tagli alle risorse. Esiste anche la scuola che non accetta di abituarsi ed assuefarsi al degrado, alla violenza ed alle mancanze. 
Occorre che le istituzioni pubbliche utilizzino meglio e di più le risorse provenienti dal terzo settore per una piena attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale” ha sottolineato De Sabato. Le associazioni di volontariato ricoprono un importante ruolo di mediazione all’interno della società in quanto si fanno portavoce delle problematiche della gente, lì dove le istituzioni non riescono per mancanza di risorse umane ed economiche. In alcuni quartieri e scuole di Foggia si è deciso di non stare a guardare ma di attivarsi per cambiare le cose tutti insieme, come ha tenuto a ricordare Maria Campanaro.

Il Dirigente della scuola Parisi con Rosalbina Perricone Presidente  Provinciale dell'UNICEF
La scuola Parisi, che nell’occasione è stata insignita del titolo di “Ambasciatrice UNICEF” da parte di Rosalbina Perricone, ha saputo collocarsi “tra” le criticità del terzo millennio e le potenzialità del terzo settore, connettendo ed avvicinando mondi, esperienze e forze, educando con l’esempio alla cooperazione, alla visione e presa in carico collettiva degli eventi, di contro all’individualismo, all’avarizia ed alla competizione. “Se il brutto genera il brutto, il bello genera il bello. Facciamo diventare le nostre scuole luoghi civili e curati perché il rispetto attirerà rispetto e la bellezza attirerà bellezza” ha evidenziato Alfonso Rago, richiamando la “teoria delle finestre rotte” di J.Q. Wilson e G. Kelling.
 “Se in un quartiere o in una scuola qualcuno spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben presto qualcun altro faccia lo stesso, dando così inizio ad una spirale distruttiva” – ha continuato Rago – “Restare indifferenti di fronte alle piccole trasgressioni genera omologazione e attira fenomeni di teppismo urbano”. Ricollegandosi a quanto affermato dal Dirigente, Pino Tucci ha rimarcato l’importanza di esercitare l’ autorità. “La riparazione è necessaria. Non per esercitare il dominio su un altro essere umano ma per ricucire il patto comunitario inter-rotto dall’ atto illecito. Per ripristinare con la società i circuiti di fiducia e di appartenenza spezzati con la trasgressione alla norma sociale.  Per fare un percorso insieme affinché il reo  possa riflettere sul senso e sulle conseguenze di quell’agito”. 


A chiudere il Convegno, aprendo nuovi interrogativi,  è stato Antonio Vigilante che ha dispiegato il suo intervento intorno alla domanda “Chi educa?”, mettendo in luce l’atteggiamento di delega delle funzioni educative che spesso la famiglia ha nei confronti della scuola e viceversa.  Non è forse vero che tutti educano tutti? Questa domanda provocatoria ha aperto nuovi scenari nel muro della visione monolitica dell’educazione, laddove la scuola rappresenta soltanto un pezzo di “cultura”. Per giungere alla consapevolezza che è la città il luogo in cui ci si educa, con tutte le sue "subculture", i suoi saperi, le sue esperienze, le sue credenze, i suoi miti, la sua gente. La sfida è quella di pensare ad una “scuola politica” in cui ogni problema è di tutti e va affrontato insieme. 



Tutti i luoghi, anche quelli chiusi, sono educativi” -  ha concluso Vigilante – “nel momento in cui si aprono ed hanno la polis come orizzonte”.  Dopo aver svolto le funzioni di moderatore, Benvenuto Grillo ha sollecitato i docenti a continuare a credere in questo percorso condiviso di ricerca dell’interesse sociale collettivo, invitandoli al Ciclo di incontri formativo “A scuola di Volontariato: il patto educativo tra scuola, famiglia e territorio” che si terrà dal 19 Maggio al 16 Giugno presso la scuola Parisi, per promuovere la nascita di un’associazione di genitori. 

Anna la Cecilia – G.A.A.S.

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